L’Alfa Romeo Giulietta non sarà fra le berline più recenti (ha debuttato nel 2010 ed è stata leggermente aggiornata nel febbraio del 2016), ma nell’aspetto (personale) e nelle doti di guida (ancora valide) non è affatto invecchiata. Semmai, quello che manca alla vettura sono i più recenti aiuti alla guida, come l’avviso di involontario cambio di corsia. L’accoppiata fra il cambio robotizzato a doppia frizione TCT (optional) e il 1.6 turbodiesel da 120 CV è convincente: garantiscono buone prestazioni, consumi più che ragionevoli e poco stress. L’abitacolo, complessivamente ben fatto, ha un’impronta sportiva, ma non offre molto spazio per chi sta dietro. Non da record nemmeno la capienza del baule: 350 litri. Le forme morbide e sobrie dell’Alfa Romeo Giulietta, che miscelano eleganza a sportività, non sentono il passare del tempo e, a quasi sette anni dal debutto dell’auto, sono ancora fresche e sempre originali. Il cambio robotizzato dell’Alfa Romeo Giulietta e lo sterzo leggero (nella modalità Normal del sistema Dna) danno una mano, ma nelle ripartenze lo Stop&Start è un po’ lento. Le sospensioni sportive (sempre nel pacchetto Veloce) hanno qualche difficoltà a filtrare le sconnessioni più marcate. Non male l’isolamento acustico ma, in accelerazione, il 1.6 si fa sentire.