Tutta nuova, la più grande delle wagon Audi (494 cm la lunghezza) ha un aspetto simile alle precedenti, con linee filanti e lunotto assai inclinato, che dà un bello slancio. In aggiunta, i parafanghi bombati rendono l’auto sportiva e danno l’impressione che sia davvero ancorata a terra; vista l’eleganza dell’insieme, però, stonano i due radar mal integrati nella larga mascherina anteriore. La nuova Audi A6 Avant è già in vendita nelle versioni a gasolio con il cambio automatico (a doppia frizione per i modelli a 6 cilindri) e la trazione anteriore (per la versione da 286 CV del test).Tutte le versioni sono omologate come ibride, anche se il sistema “mild hybrid” non trasmette direttamente alle ruote la potenza del motore/generatore elettrico. In ogni caso, il costruttore promette una certa riduzione nei consumi e nelle emissioni, grazie alla presenza del generatore che ricarica la specifica batteria agli ioni di litio (alimenta i servizi di bordo) in fase di rallentamento della vettura, e, fungendo anche da silenzioso ed efficiente motorino di avviamento, consente di estendere i periodi in cui ci si muove senza usare una goccia di carburante: il motore a gasolio si spegne ogni qual volta l’auto scende sotto i 22 km/h, e se si rilascia l’acceleratore fra i 55 e i 160 km/h (funzione veleggio).I 286 cavalli del 3.0 diesel dell’Audi A6 Avant non fanno rimpiangere troppo i più potenti 6 cilindri. Ben supportati dal rapido e dolce cambio robotizzato a doppia frizione, rispondono sempre con prontezza e spingono decisi, senza alzare la “voce”. Le buone prestazioni dichiarate (8,3 secondi per lo “0-100” e 241 km/h di velocità massima) paiono alla portata. Ideale per i viaggi in souplesse (efficace l’isolamento acustico), l’Audi A6 Avant convince anche per l’agilità, notevole per una vettura così grande. Merito dello sterzo preciso (e leggero), dell’avantreno rapido…
Tutta nuova, la più grande delle wagon Audi (494 cm la lunghezza) ha un aspetto simile alle precedenti, con linee filanti e lunotto assai inclinato, che dà un bello slancio. In aggiunta, i parafanghi bombati rendono l’auto sportiva e danno l’impressione che sia davvero ancorata a terra; vista l’eleganza dell’insieme, però, stonano i due radar mal integrati nella larga mascherina anteriore. La nuova Audi A6 Avant è già in vendita nelle versioni a gasolio con il cambio automatico (a doppia frizione per i modelli a 6 cilindri) e la trazione anteriore (per la versione da 286 CV del test).Tutte le versioni sono omologate come ibride, anche se il sistema “mild hybrid” non trasmette direttamente alle ruote la potenza del motore/generatore elettrico. In ogni caso, il costruttore promette una certa riduzione nei consumi e nelle emissioni, grazie alla presenza del generatore che ricarica la specifica batteria agli ioni di litio (alimenta i servizi di bordo) in fase di rallentamento della vettura, e, fungendo anche da silenzioso ed efficiente motorino di avviamento, consente di estendere i periodi in cui ci si muove senza usare una goccia di carburante: il motore a gasolio si spegne ogni qual volta l’auto scende sotto i 22 km/h, e se si rilascia l’acceleratore fra i 55 e i 160 km/h (funzione veleggio).I 286 cavalli del 3.0 diesel dell’Audi A6 Avant non fanno rimpiangere troppo i più potenti 6 cilindri. Ben supportati dal rapido e dolce cambio robotizzato a doppia frizione, rispondono sempre con prontezza e spingono decisi, senza alzare la “voce”. Le buone prestazioni dichiarate (8,3 secondi per lo “0-100” e 241 km/h di velocità massima) paiono alla portata. Ideale per i viaggi in souplesse (efficace l’isolamento acustico), l’Audi A6 Avant convince anche per l’agilità, notevole per una vettura così grande. Merito dello sterzo preciso (e leggero), dell’avantreno rapido nell’inserirsi nelle curve.