Sviluppata sulla stessa piattaforma della Serie 5 e della più piccola X3, la BMW X5 è una suv di grandi dimensioni (lunga 494 cm e larga ben due metri) che punta a riunire grinta, lusso e praticità. Moderna, e nel più puro stile della casa tedesca, la carrozzeria: fiancate, fari, paraurti e anche la classica mascherina sdoppiata hanno forme spigolose, con “tagli” netti e decisi. L’abitacolo è davvero accogliente: davanti si viaggia su comode e ben sagomate poltrone sportive, nettamente separate dall’ampio tunnel centrale e proposte anche con la ventilazione e la funzione massaggio; abbondante lo spazio sul divano, che ospita senza problemi tre adulti, e alcune versioni possono avere come optional due sedili supplementari estraibili dal bagagliaio. I materiali di plancia e consolle sono di un livello adeguato a un’auto di lusso: fra le opzioni, dettagli in legno, alluminio, fibra di carbonio e persino vetro sfaccettato. Cruscotto e display centrale sono dietro un unico elemento curvo trasparente. Il portellone (ad apertura e chiusura elettrica) è in due parti, ma anche abbassando la ribaltina inferiore la soglia d’accesso resta alta (e quindi scomoda); utile, però, la possibilità di aprire il solo lunotto, per riporre rapidamente colli piccoli nel capiente bagagliaio. La guida è gradevole, con ottimo comfort, prestazioni molto elevate, tenuta di strada notevole e buona maneggevolezza in rapporto agli ingombri. Tutte le BMW X5 hanno la trazione integrale a inserimento automatico: in condizioni normali di aderenza e di guida, la potenza va alle ruote posteriori; a quelle anteriori ne viene inviata una parte solo quando il “grip”, o l’equilibrio dinamico dell’auto, dovessero richiederlo.