Trazione Integrale 4×4, Cambio Automatico con Paddle al volante, Clima Auto TRIzona, abs, servosterzo, esp, 6 airbag, 4 vetri el., Retrovisori Est. Elettr. ripieg. Elettr. e Riscaldati, Fendinebbia, Radio Display 10″ usb comandi al volante, Navigatore, Keyless, Bluetooth, Cruise Control Adattivo, Luci diurne a Led, Fari Full Led, Sens. Luci e pioggia, Sensori Parcheggio Ant.e Post., Freno a mano Elet., Mancorrenti al Tetto, Portellone Apribile Elettrico, Vetri Post.Oscurati, Chrome Line Est., Minigonne lat., Spoiler Post., Volante Multif. in pelle, Bracciolo, Cerchi in Lega 19″, Interni in Pelle.
Note: Audi pre sense, Audi Active Lane Assist, Audi Side Assist, driver alert, Audi Drive Select.
A completamento della gamma della famigliare tedesca (già riprogettata a fondo e resa più spaziosa e leggera lo scorso anno), eccone la versione “vitaminizzata”, la Audi A4 Allroad: ha l’assetto rialzato da terra di 2,3 cm (a cui se ne aggiungono altri 1,1 dovuti all’adozione di pneumatici a spalla rialzata) e la trazione integrale permanente di serie, ed è caratterizzata da protezioni in plastica sui passaruota, sulle minigonne laterali e nei paraurti. Il risultato è una wagon più “dura” nell’aspetto, e nella sostanza più adatta anche a sterrati e alle strade infangate o innevate. Diverso anche il disegno delle prese d’aria anteriori, mentre la mascherina ha listelli verticali cromati, anziché orizzontali. Dentro, la nuova Audi A4 Allroad non cambia rispetto alle versioni “normali”: il consueto abitacolo ordinato e razionale, con plancia e consolle giocate su linee orizzontali per amplificare la sensazione di ampiezza degli interni. Le plastiche, morbide e gradevoli al tatto, colpiscono per la qualità; i pannelli non presentano imprecisioni negli accoppiamenti e le modanature in alluminio sono di aspetto elegante e solido. Su strada la Audi A4 Allroad 2.0 TDI quattro convince per l’elevata maneggevolezza, soprattutto nei percorsi più tortuosi che permettono di apprezzare la corretta taratura delle sospensioni, la precisione dello sterzo e la dolcezza e (sufficiente) rapidità del cambio automatico. E poi c’è il 2.0 turbodiesel da 190 CV, che grazie alla coppia poderosa (400 Nm) consente di riprendere con forza fin dai 1500 giri per raggiungere in un batter d’occhio velocità ai limiti del codice, ma anche di contare su un’erogazione dolce e lineare che permette di “passeggiare” con un filo di gas senza (quasi) alcun rumore. Tanta esuberanza non sembra incidere più di tanto neppure sui consumi, visto che, nonostante la trazione integrale permanente (che non aiuta certo a precorrere più strada), alla fine del nostro test in autostrada e su strade di campagna a ritmo abbastanza allegro abbiamo letto sul computer di bordo una media di 14 km/l, non male viste le prestazioni di cui la macchina è capace.