Clima auto bizona, Abs, Esp, Servo, 6 Airbags,Retrovisori Est.elettrici ,Fendinebbia,Radio Usb con comandi al volante, Vivavoce Bluetooth, Cruise Control, Volante multifunzione in pelle, Keyless system, Luci diurne a led,Fari Full Led, Sensori Parcheggio Posteriori,Vetri Post.Oscurati,minigonne,spoyler, Cerchi lega 17″, Interni in tessuto.
Leggermente cresciuta nelle dimensioni, la Mini di terza generazione è più comoda e pratica, ma ha perso un pizzico di personalità. Agilissima e provvista di sterzo e freni da sportiva, diverte pure grazie al nuovo e brioso tre cilindri 1.5 turbo, oltretutto poco assetato di benzina. La Mini Cooper è cresciuta: con l’arrivo della generazione più recente, la terza dalla nascita del modello, ha guadagnato 9 cm di lunghezza (per un totale di 382) che sono andati soprattutto a vantaggio dei passeggeri posteriori e del bagagliaio (211 litri contro i precedenti 160). Un piccolo passo avanti in fatto di praticità, dunque, è stato compiuto.La linea mantiene le proporzioni e i tratti caratteristici che hanno consentito alla Mini di imporsi come “utilitaria premium”: tetto piatto, fari ovali e luci posteriori verticali (più grandi) sono sempre al loro posto. Ma il frontale è diventato più massiccio. Le qualità stradali della Mini Cooper sono riproposte inalterate e, specialmente con i cerchi di 17”, la prontezza nei cambi di direzione è davvero fuori dal comune. Promosso il nuovo tre cilindri 1.5 turbo a benzina da 136 CV, brillante e poco assetato.L’abitacolo non è arioso, ma davanti si sta comodi, complici le poltrone sportive (optional senza sovrapprezzo) regolabili anche nell’ampiezza dei fianchetti; piacevolmente imbottito e sagomato il divano a due posti, ma dietro lo spazio per le gambe è poco. Oltre al miglioramento delle finiture, si apprezzano la disposizione dei comandi più razionale che nel vecchio modello e il tachimetro spostato dal centro della plancia (dove ora campeggia un ampio display che serve anche il navigatore) alla classica posizione dietro il volante. Cresciuto pure il baule.Maneggevole com’è, la Mini riesce a divertire anche in città, ma è fra le curve che fa la differenza rispetto alle rivali: svelta nei cambi di traiettoria e incollata all’asfalto, ha uno sterzo consistente e diretto in grado di stampare il sorriso sulla faccia di chi “si sente pilota”; all’altezza l’impianto frenante. Il 1.5 turbo non è un motore propriamente sportivo perché risulta più esuberante ai medi regimi che in allungo, ma assicura una fruibilità elevatissima in ogni condizione di guida e consuma poco. Quanto al comfort, non è certo il miglior pregio di quest’auto ma a conti fatti si rivela sufficiente, anche in autostrada.