Cambio automatico con paddle al volante, Clima auto bizona, abs, servosterzo, esp, 6 airbag, 2 vetri el., Retrovisori Est. Elettr e ripiegabili elett., Fendinebbia, Radio Usb con comandi al volante, Bluetooth, Navigatore, Telecamera post., Cruise Control. ,Keyless system, Grip control, Sensore Luci, Sensore pioggia, Luci diurne a led, Fari full led, Maniglie in tinta carrozzeria, Sensori di Parcheggio Ant e Post., Mancorrenti al tetto, Vetri post. oscurati, Interni in tessuto.
Erede della Partner Tepee, la Peugeot Rifter è una pratica multispazio con alcuni caratteristiche da crossover: le estese protezioni in plastica nera per la zona inferiore della carrozzeria (parafanghi compresi), la buona distanza da terra del sottoscocca (18 centimetri, un valore che aiuta ad affrontare i terreni sconnessi) e l’Advanced Grip Control (proposto a 980 euro, o 610 per la GT Line del test, insieme ai pneumatici M+S). Ruotando una manopola fra i sedili, quest’ultimo sistema permette di scegliere fra cinque diverse risposte di acceleratore, controllo della trazione e freni, rendendo un po’ più facile muoversi sui fondi a bassa aderenza (come sabbia e neve). Frutto di un nuovo progetto basato sulla piattaforma delle Peugeot 3008 e 5008 (della Partner Tepee sono state mantenute soltanto le sospensioni posteriori a ruote interconnesse).Come ci si può aspettare da una multispazio di queste dimensioni, l’abitacolo della Peugeot Rifter offre spazio a volontà e una seconda fila di sedili, ben accessibile tramite le porte scorrevoli, costituita da tre poltroncine indipendenti. Pur realizzato con pannelli in plastica rigida, l’interno ha uno stile gradevole e moderno e vanta una notevole praticità. Tanti i portaoggetti, fra cui quello molto grande fra i sedili anteriori, e i due pozzetti sotto i piedi dei passeggeri posteriori.Nonostante l’assetto rialzato e la notevole larghezza della carrozzeria (185 cm), la Peugeot Rifter non è impacciata e si guida senza fatica; merito anche alla buona visibilità in tutte le direzioni. Le sospensioni non troppo morbide limitano il rollio senza sacrificare il comfort sulle buche, mentre il piccolo volante (al quale si fa presto l’abitudine) contribuisce ad avere una sterzata più diretta; apprezzabile la precisione con cui si impostano le traiettorie. Il 1.5 è silenzioso e spinge con regolarità e una certa verve fin dai bassi regimi (ci sono parsi alla portata del mezzo gli 11 secondi per lo “0-100” e i 184 km/h di velocità massima dichiarati dalla casa) e si abbina favorevolmente al cambio automatico.