Cambio Automatico con Paddle al volante, Clima Auto Trizona, abs, servo, esp, 6 airbag, 4 vetri el., Retrovisori Est. Elettr. Ripiegabili Elett. e Riscaldati, Retrov. Int. Fotocrom., Fendinebbia, Radio Touchscreen usb Type c con comandi al volante, Bluetooth, Navigatore, Telecamera posteriore, Cruise Control Adattivo, Keyless system, Luci diurne a Led, Fari Full Led, Sens. Luci, Sensori Parcheggio Ant.e Post., Vetri Post.Oscurati, Minigonne laterali, Paraurti Sportivi, Spoyler Post., Volante Multif. in pelle, Bracciolo,Cerchi in Lega 18″,Interni Sportivi in Tessuto.
La meccanica della Volkswagen Golf GTE è stata aggiornata: il 1.4 turbo a iniezione diretta da 150 cavalli e il motore elettrico sprigionano insieme 245 cavalli (41 in più) mentre la batteria è da 13 kWh (il 50% più di prima). Marciando in modalità elettrica, l’autonomia media dichiarata nel ciclo di omologazione NEDC cresce da 47 a 62 km. Come in tutte le ibride, anche nelle Volkswagen Golf GTE ed eHybrid la “pila” agli ioni di litio si ricarica durante le decelerazioni, convertendo l’energia cinetica dell’auto in elettricità. Ma il “pieno” di corrente a una batteria così grande si può fare solo collegandosi a una presa. Sfruttando la massima potenza accettata dall’auto (3,6 kW, ottenibile dalle colonnine pubbliche o installando una wallbox in garage), in tre ore e quaranta minuti si passa dallo 0 al 100%. La Volkswagen Golf GTE vuole essere l’alternativa “ecologica” alla GTI, e lo si nota sia nella carrozzeria sia nell’abitacolo. Fuori, si ritrovano il paraurti anteriore con presa d’aria maggiorata che incorpora i fendinebbia “a scacchi” composti da cinque led ciascuno, le minigonne sottoporta e il profilo luminoso nella mascherina che sottolinea quello colorato (qui in azzurro, invece che in rosso). Diversa, però, la parte posteriore: la GTI ha due terminali di scarico tondi, la GTE solo dei fregi trapezoidali nel paraurti. L’ibrida, poi, può montare cerchi in lega fino a 18′.Degni di nota sono l’illuminazione d’ambiente a led in 30 tonalità di colore a scelta e l’impianto multimediale optional (1.500 euro), con schermo di 10,3”, funzione wireless per il caricatore dei cellulari, Apple CarPlay e Android Auto, nonché i comandi vocali anche per impostare la navigazione. Il sistema della Volkswagen Golf GTE tiene conto anche delle caratteristiche del percorso per gestire l’intervento dei due motori, ottimizzando l’autonomia e spegnendo in automatico il 1.4 a benzina quando rileva l’ingresso in un centro abitato, oppure, se si viaggia con il cruise control adattativo, rallentando la vettura in anticipo prima di una curva. Il “clima” trizona è un’altra comodità poco diffusa nella categoria. In passato avevamo criticato le modalità di utilizzo del sistema ibrido della Volkswagen Golf GTE: erano cinque, incluse quelle che consentivano di aumentare (o mantenere costante) lo stato di carica della “pila” facendo funzionare il 1.4. Complicavano un po’ troppo la vita a chi voleva gestire al meglio la vettura. Ora, grazie anche all’elettronica di controllo evoluta, non è più così: si va in E-Mode (fino a 130 km/h e fintanto che la batteria lo consente, l’auto è mossa dalla sola elettricità) oppure in Hybrid (l’apporto dei due motori è gestito in automatico, in funzione della massima efficienza, del tipo di percorso e di quanto si preme l’acceleratore).